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Lepinotus patruelis

foto di Psocottero Lepinotus Patruelis

Una delle 6000 specie appartenenti all’ordine degli psocotteri, è un importante parassita dei magazzini di cibo, si nutre infatti di cereali, fiocchi di frumento, farina,farina d’avena,mais.

La sua tassonomia è stata iscritta dall’entomologo del 20° secolo John Victor Pearman, nel 1931. E’ della famiglia dei Trogiidae e del genere Lepinotus. E’ distribuito in una buona parte dell’Europa, inclusa l’Italia ed è anche presente in Nord America, infesta per lo più i granai, ma i suoi primi studiosi lo riscontrarono dentro case, laboratori, birrerie e mulini.

Aspetto

Piccolo e marrone, presenta peli su quasi tutto il corpo, la maturazione determina il numero di segmenti sulle sue antenne, che partono da 8 fino a diventare 27, (nella maggior parte dei psoci sono 13) ma data la loro fragilità è sconsigliato usarle per una datazione.

Una volta uscita dall’uovo è bianca fino a che non diventa adulta ad eccezione degli occhi composti marrone scuro e di una striscia dello stesso colore sotto di essi, il suo corpo all’inizio apparirà sproporzionato, con l’addome più piccolo della testa e le antenne lunghe quanto tutto il corpo. E’ aptera, ovvero non ha ali, per questo gli mancano i tipici 3 ocelli (occhi primitivi) presenti nelle varietà alate, probabilmente usati per stabilizzare il volo.

Il suo sistema digestivo è tipicamente correlato con delle abitudini onnivore, infatti proprio come altri psocotteri nonostante lo si trovi ad infestare i depositi di grano è anche un fitofago.

Distinzione dal Lepinotus inquilinus

Può essere confuso con il Lepinotus inquilinus con cui condivide vari aspetti comportamentali e fisiologici, entrambi infatti infestano i granai, ma l’inquilinus è più scuro tendente al nero e non marrone chiaro come il patruelis, la striscia marrone sulla gena, ovvero la porzione sotto gli occhi,  (l’equivalente delle guance), è un altro tratto che li distingue ed è marrone già nella ninfa del patruelis.

In molti insetti maschio e femmina hanno distinzioni estetiche, il patruelis maschio è più piccolo e con un marrone più pallido, invece nell’inquilinus i due sessi sono uguali per colore e dimensione, la femmina ha una tolleranza migliore alle basse temperature.

 La specie inquilinus è meno diffusa in Europa e non è stata ancora riscontrata in Italia o in paesi limitrofi.

Distribuzione nel mondo di questo insetto

Oltre all’Italia in Europa è presente in Svizzera,Austria,Germania,Francia,Gran Bretagna,Irlanda,Scozia, tutta la Scandinavia eccetto la Danimarca, è anche presente in Nord America.

Ciclo vitale

Questo insetto ha 3 fasi, l’uovo, la ninfa attraverso 5 mute e adulto.

La sue condizioni ideali di vita sono il caldo e l’alta umidità, rispettivamente 25° gradi celsius e un’umidità relativa del 70% o 80%, parametri per cui le sue uova si schiudono tra i 16 e i 20 giorni. La durata del periodo della ninfa dipende dalla disponibilità di cibo e dalla densità di popolazione nell’ambiente che può essere nell’ordine delle centinaia, in un ambiente ideale dalla schiusa all’ultima muta passeranno 33 giorni.

In un test, è stata osservata la crescita delle ninfe a 30° C, il risultato è stato una crescita rapida ma con una mortalità molto alta, il 60% dei campioni sono morti.

Abitudini

Tegenaria domestica, uno dei ragni predatori di questo psocottero.

E’ un insetto sedentario ed abitudinario, tende a non migrare se trova un luogo con abbastanza cibo, si adatta bene alla luce, che non sembra influenzare la sua diffusione, umidità e temperatura non influiscono le sue reazioni alla luce.  Ha un raggio abbastanza ampio di tolleranza delle temperature che le sue azioni rimangono uguali durante la giornata. Tende a mettersi sulle pareti dei silos, è preda dei ragni, come il Salticidae ed il comune Tegenaria domestica, un ragno che si trova comunemente in casa.

Le sue abitudini di alimentazione e movimento non appaiono influenzate dal ciclo giorno notte, si nutre a qualsiasi ora, usando la sua bocca e aiutandosi con le zampe anteriori. Quando riesce a mangiare fino alla sazietà entra in uno stato di intorpidimento che può durare anche due ore, durante le quali rimane fermo nello stesso posto.

Il contenuto di acqua nel corpo di questo psocottero è piuttosto alto, il 70% ma non ha bisogno di fonti di acqua nel suo ambiente per sopravvivere, riesce a produrre l’acqua che gli serve tramite il proprio metabolismo ma non è efficiente nel conservarla, questo significa che deve rimanere in ambienti umidi per evitare di essiccarsi. Il metabolismo più veloce nei maschi e nelle femmine gravide fa si che perdano l’acqua ad un tasso incrementale.

Nonostante la buona tolleranza alle temperatura e alla mancanza di cibo, non possiede dei meccanismi per la regolazione del metabolismo per adattarsi ad un cambiamento avverso, unito anche alla loro scarsa deambulazione, un semplice deumidificatore può essere un ottimo deterrente per questo infestante di granai.