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Il regime alimentare degli insetti

Importante è conoscere il regime alimentare degli insetti, perché molti di loro influiscono, e non poco, sulla nostra dieta, sull’igiene che cerchiamo di mantenere, sulla nostra agricoltura, sulle malattie dei nostri animali domestici e da carne e nell’ambito della lotta, per fortuna, sempre più biologica che combattiamo quotidianamente.

Sapendo questo, spesso ci si trova a pensare che le persone che fanno del “moralismo vegetariano” la loro bandiera, non si rendono conto di quanti insetti muoiono per mano dell’uomo solamente per portare sulla nostra tavola un piatto d’insalata o una semplice pasta.

quanto al modo in cui mangiano e alla morfologia del loro apparato buccale possiamo approfondire meglio andando all’articolo : Morfologia degli insetti

Dimmi cosa mangi e ti dirò che insetto sei.

Tutti gli insetti hanno sicuramente una funzione sulla terra e nelle acque, hanno un loro proprio predatore e una propria preda (anche se vegetale) e, partendo da quello che mangiano sono stati suddivisi dagli entomologi nelle seguenti categorie e sottocategorie:

Coprofagi:

Un animale Coprofago è quello che si alimenta quasi unicamente di escrementi di altri animali e di solito non può sopravvivere utilizzando altre fonti di alimento. Un regime così esclusivo è tipico di alcuni insetti, in modo speciale le larve di dittero e i coleotteri scarabei. La maggior parte di questi insetti predilige gli escrementi degli ungulati ( mucche, daini, erbivori insomma) perché gli escrementi dei carnivori hanno scarso valore nutrizionale.

Gli insetti coprofagi  sono fondamentali per i cicli ecologici degli ecosistemi.  Gli escrementi si decompongono e la loro fusione con il terreno viene notevolmente accelerata dagli scarabei che staccano e trasportano la materia fecale, fertilizzando e areando più in fretta i terreni, e eliminando le fonti dei patogeni ( batteri).

Ematofagi:

Si dicono ematofagi alcuni insetti che al fine di nutrirsi, pungono i vertebrati per ottenere dal loro sangue le sostanze nutritive di cui hanno bisogno.

In tutti gli Insetti ematofagi la saliva iniettata prima che il sangue venga succhiato ha proprietà anticoagulante e, come tale, è leggermente tossica e determina pruriti.

Alle specie ematofaghe appartengono molti insetti che infestano le nostre case e i nostri animali domestici, procurandoci non pochi danni alla salute, tipo:

Le zanzare : (sono ematofaghe solo le femmine) che possono trasmettere malattie come: l’Encefalite virale (genere Culex); Dengue, febbre gialla (genere Aedes); Malaria, Filariosi (genere Anopheles).

Le pulci : insetti privi di ali che vivono sull’ospite da cui ricavano anche il nutrimento. Colpiscono principalmente animali domestici come il cane e il gatto, ma frequentemente si trasferiscono sull’uomo, la pulce del cane solo per sporadiche punture mentre la pulce del gatto può fare di noi degli ospiti fissi. Le loro punture portano malattie come : virus zoopatogeni, Rickettsie e batteri come la Peste nera .

I pidocchi e le piattole (Anopluri):come le pulci, sono insetti molto piccoli che vivono sull’ospite cui prelevano il sangue. Esistono tre specie di pidocchi: quelli che vivono sul capo, quelli che infestano i vestiti  e quelli che causano la pediculosi del pube ( detti anche piattole). I pidocchi possono essere vettori di infezioni quali Tifo esantematico o petecchiale e Borrelia.

I tafani, mosche cavalline, mosche canine( Ditteri):Simili alle mosche comuni, ma si differenziano da queste per quanto riguarda l’alimentazione: i tafani femmine si spostano infatti volando e bevono il sangue dei vertebrati. È di particolare importanza il fatto che i ditteri possano trasmettere delle Miasi, delle Infezioni virali e batteriche, e la Leishmaniosi.

La “puntura” dei tafani è in realtà una lesione effettuata lacerando la pelle con le mandibole taglienti, (vedere Morfologia degli insetti) lasciando fuoriuscire il sangue succhiato per mezzo del canale alimentare.

Le zecche (Ixodida): Sono parassiti ematofagi di molti animali e anche dell’uomo, e possono essere pericolosi agenti di trasmissione di malattie infettive come la Piroplasmosi, la malattia di Lyme e la TBE encefalite trasmessa da zecche.

 

Entomofagi:

Gli entomofagi, sono insetti che si nutrono di altri insetti , estremamente utili per la lotta biologica e si possono così suddividere:

  • Predatori: questi insetti predatori, per forza di cose sono molto agili , aggressivi e voraci. Consumano molte prede sia allo stadio di larva che adulte.
  • Parassitoidi: questo tipo di insetti parassiti, non cacciano ma vivono a spese di un solo individuo detto ; Ospite. cominciando dallo stadio larvale e portandolo infine alla morte.

A seconda della preferenza alimentare di questi insetti entomofagi , questi possono ulteriormente essere distinti in :

  • Oofagi: se predano o parassitizzano le uova.
  • Larvali: se predano o parassitizzano le larve.
  • Pupali: se predano o parassitizzano le crisalidi o pupe.

Esistono studi persino sull’allevamento di questi insetti con la finalità di approfondire e migliorare la lotta biologica agli infestanti.

Fitofagi:

I Fitofagi, si alimentano di tutti i tipi di prodotti vegetali e molte volte sono causa di gravi problemi nelle coltivazioni. Questi insetti secernono sostanze chiamate ferormoni attraverso i quali segnalano la loro presenza,  grazie a questa sostanza che si può riuscire a combatterli nella lotta biologica tramite il disorientamento e la confusione.  Esiste una sottodistinzione di preferenze vegetali così definita:

Rizofagi: Passano la loro esistenza nel terreno nutrendosi delle radici

Xilofagi: Si nutrono del legno (simbionti), e ne vivono all’interno per la maggior parte della loro vita.

Fillofagi: Attaccano e mangiano foglie ed altri parti verdi delle piante.

Antofagi: Attaccano e mangiano i fiori (vivono in sincronia con la fioritura)

Carpofagi: Attaccano e mangiano i frutti (basse soglie di tolleranza)

Spermofagi: Attaccano e mangiano i semi.

Fitomizi: Succhiano la  linfa e i fluidi vegetali (simbiosi).

Come possiamo percepire, gli insetti fitofagi, sono sicuramente tra i più dannosi  per la sopravvivenza delle nostre colture , è perciò molto importante per un entomologo agrario saperli riconoscere, e saperli contrastare attraverso la lotta biologica e, in ultimo istante chimica, utilizzando per esempio gli insetti entomofagi.

Micofagi:

Insetti che si cibano di funghi. Tra di loro troviamo varie famiglie di scarabei e qualche tenebrionide che si sono specializzati in funghi, anche se occasionalmente si cibano di altre cose.

Altri insetti, come certi tipi di mosche si alimentano con funghi durante il loro stadio larvale. Questo tipo di alimentazione è cruciale per tutti gli insetti che passano la vita nel legno morto.

Necrofagi:

Passione degli entomologi forensi agli insetti necrofagi appartengono  Ditteri e Coleotteri (in particolare Dermestidi e Silfidi). Ditteri necrofagi che si nutrono esclusivamente di tessuti organici in decomposizione;

Questi sono i primi ad intervenire nella scena del crimine, in seguito interverranno altre categorie di insetti a tempi predeterminati che, per l’appunto, permetteranno all’entomologo forense di stabilire l’esatta data della morte. (vedi anche Entomologia forense – datazione dei resti).

Saprofagi:

Gli insetti e le larve degli insetti saprofagi vivono su materiale organico (di varia natura) in decomposizione e si nutrono di questo.  Nella famiglia dei Sirfidi molti sono saprofagi ed è comune dividerli essendo il loro habitat e le loro abitudini completamente diverse:

  • gruppo dei saprofagi acquatici, comunemente chiamati vermi a coda di topo;
  • gruppo dei saprofagi terrestri.

I primi  vivono in acque putride e sporche e il nostro interesse per loro  è prettamente ecologico, in quanto, facendo parte delle comunità dei decompositori, svolgono un ruolo nei processi di depurazione delle acque . Le larve di questi Sirfidi possono rappresentare un rischio sanitario se assunte accidentalmente in cattive condizioni igienico-sanitarie.

I Sirfidi saprofagi terrestri, oltre a rivestire interesse come organismi decompositori, mostrano una potenziale utilità come indicatori biologici del grado di maturità di un ecosistema. Le larve di questi sirfidi vivono in materiali vegetali in decomposizione (lettiere forestali, legno marcescente, ecc.), soprattutto in ecosistemi forestali.  Il censimento delle specie di Sirfidi saprofagi presenti in un ecosistema, può dare indicazioni sul suo stato di degrado o, al contrario, di evoluzione.

Tra i Ditteri saprofagi troviamo anche la mosca comune.

Zoofagi:

Gli insetti zoofagi si nutrono normalmente di altri insetti  morti o vivi.  Questa categoria è molto  importante per l’attività di predazione nei confronti di insetti dannosi all’agricoltura.

la Zoofagia è praticata da molte larve, queste larve vivono direttamente nei nidi di  insetti sociali (formiche, vespe, bombi, termiti) e si nutrono indifferentemente di quanto vi trovano; nella loro dieta ricorrono anche le riserve nutritive ammassate dalle operaie, larve di imenotteri vive o morte, uova.

Le larve dei Sirfidi invece, vivono all’aperto sulla vegetazione frequentata dalle loro prede abituali, gli afidi.

Tra i più famosi insetti zoofagi predatori troviamo le Coccinelle adulte, carnivore e opportuniste, a spese di insetti e acari. Possono predare secondo alcuni dati, fino a 60 e più tipi di afidi. La loro fecondità è strettamente legata alla quantità e all’aumentata attività delle loro prede, e possono anche andare in letargo quando l’attività della preda è minore.