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Entomologia Forense – gli insetti al servizio della Legge

Entomologia Forense

L’Entomologia forense è quella specialità all’interno della Entomologia applicata che studia gli insetti e altri artropodi in quanto prove scientifiche in materie legali, cioè tratta di tutti quei casi che finiscono in un tribunale di giustizia, ossia sono gli insetti al servizio della legge!

Per esempio le infestazioni in zone urbane che portano spesso a denunce e processi, spesso hanno bisogno di uno specialista in entomologia urbana, le azioni legali per infestazioni di beni di consumo e dei loro involucri conservati e immagazzinati, di un entomologo specialista in stoccaggio di prodotti  (entomologia di prodotti immagazzinati) e gli artropodi esposti durante un investigazione di una morte dubbia o un crimine si chiama entomologia medico-legale.

Gli insetti che rivestono una importanza in questo ambito sono prevalentemente i Ditteri e i Coleotteri.

Breve Storia dell’Entomologia Forense

La prima testimonianza dell’interesse dell’uomo verso il mondo degli insetti, e in particolare verso i Ditteri, si può trovare su un sigillo mesopotamico di 5000 anni fa in cui è rappresentata una gazzella distesa a terra apparentemente senza vita sopra la quale è raffigurata una mosca.

Il primo chiaro riferimento alle mosche carnarie risale a più di 3600 anni fa, su una delle numerose tavolette di creta con scritti cuneiformi della “Har-ra-Habulla”, considerata a tutti gli effetti il più antico “libro di zoologia” conosciuto. In questo documento sono descritti 396 animali, tra i quali 10 mosche, incluse le mosche verdi (probabilmente Phaenicia sericata o Chrysomya albiceps) e le mosche blu (probabilmente il Genere Calliphora) , che sono, attualmente entrambe di interesse medico-legale.

La relazione tra insetti e cadaveri era molto nota anche agli antichi Egizi: infatti uno degli obiettivi dell’imbalsamazione del corpo era proprio proteggere il defunto dall’attacco degli insetti e del tempo: a tale proposito nel Capitolo 154 del Libro dei Morti si legge “Questo mio corpo non diverrà preda di larve”.

La relazione tra Ditteri e cadaveri si fece spazio anche in Asia minore dove, presso le civiltà dei Caldei, Filistei, Fenici ed Ebrei, le mosche erano associate a “Baalzebub”, Signore delle Mosche, rappresentato come una mosca che può portare piaghe di Insetti e mandare legioni alate come punizione (Greenberg 1991).

Cosa dire poi davanti alle meravigliose parole di Omero quando mette nella bocca di Achille questa preghiera alla divina madre Teti:”… timor mi grava che nelle piaghe di Patroclo intanto
vile insetto non entri, che, di vermi generator, la salma (ahi senza vita!) ne guasti sì, che tutta
imputridisca”.”Pensier di questo non ti prenda, o figlio” – gli rispose la Dea – “l’infesto sciame,
divoratore de’ guerrieri uccisi, io ne terrò lontano ov’anco ei giaccia intero un anno, farò sì, che il
corpo incorrotto ne resti, e ancor più bello” (Omero, Iliade, libro 19, versi 20-33). E’ chiaro che già i greci conoscevano bene il ruolo dei Ditteri nel processo di decomposizione.

Tanto è che dobbiamo arrivare al 1668 con Francesco Redi, per confutare la teoria sostenuta fino ad allora dalla Scuola Aristotelica , teoria della “generazione spontanea” (abiagenesi) secondo la quale le larve sarebbero prodotte spontaneamente dalla carne. Studiando i fenomeni di decomposizione della stessa sia esposta all’aria , sia in recipienti chiusi.

Solo nel marzo del 1850 si può ritrovare una prima documentazione di applicazione dell‘Entomologia forense in occidente, quando Bergeret risolse un caso di infanticidio facendo uso degli insetti come indicatori del periodo di morte: il corpo di un bambino fu trovato murato nel camino di una casa e Bergeret determinò che l’insieme dei resti di insetti associati al cadavere (pupari di Musca carnaria) indicava uno stato di decadimento che risaliva a parecchi anni prima, per cui la responsabilità dell’infanticidio cadde sui precedenti occupanti della casa, non su quelli presenti al momento del ritrovamento (Bergeret, 1855).

È però nel 1894 che si data la nascita della moderna Entomologia forense, con la pubblicazione de “La faune des cadavres. Application de l’Entomologie a la Medicine Legale” di Jean-Pierre Mégnin. Egli determinò la sequenza e l’avanzamento della decomposizione di un corpo e osservò e descrisse i cambiamenti nei raggruppamenti di insetti col procedere del disfacimento del cadavere, definendo le “squadre di Artropodi” (Insetti e Acari) specifici di ogni stadio.

Tra il 1986 ed il 1989 K.G.V. Smith del British Museum di Londra pubblica i primi manuali di Entomologia Forense, ancora oggi considerati i testi di riferimento a livello mondiale.

ACCENNI DI METODOLOGIA​

Le principali applicazioni di tale materia consistono nella gestione dell’ambiente urbano, dei beni e dei prodotti freschi e conservati e dell’Entomologia veterinaria e medico-legale.

Alla base di tutte le analisi che possono essere portate avanti dall’entomologo forense vi è innanzi tutto un campionamento corretto in sede di sopralluogo.

Fase1: Rilievo
Fase2: Raccolta di reperti dei dati e dei campioni in sede di sopralluogo
Fase3: Fissaggio e conservazione dei campioni

Il Rilievo può essere: fotografico, planimetrico o dattiloscopico

Il Repertamento dati ambientali  in fase di sopralluogo deve comprendere: temperatura, umidità, tipo di ambiente.

Il Repertamento della prova entomologica  consiste in;

  1. Prelevare campionamenti in grado di rilevare la presenza di insetti sulle merci in ingresso, osservazioni all’interno dei locali per rilevare tracce della loro presenza nelle strutture, negli impianti e sulle merci giacenti nei depositi; (problema d’infestazione nelle derrate alimentari).
  2. Nel caso di un analisi riguardante un problema di entomologia medico-legale il campionamento deve proseguire anche durante l’autopsia, che è un importante occasione per controllare accuratamente le pieghe dei vestiti, tipica zona d’annidamento delle pupe e per reperire materiale all’interno del corpo (ferite, pieghe cutanee, cavità cranica, canali digestivi e respiratori se colonizzati possono favorire lo sviluppo di una fauna diversa che nell’ambiente circostante).
  3. Catture attraverso l’utilizzo di trappole di diversa fattura adescate con attrattivi di vario tipo (luminosi, alimentari, feromonici) e giusta conservazione dei reperti.

Entomologia Urbana

Vari insetti, aracnidi, oltre a topi, colombi, storni, cani e gatti randagi traggono vantaggio dai luoghi degradati delle aree metropolitane in continua crescita, questo perché, innanzi tutto sono onnivori e poi perché sono estremamente flessibili nella scelta dei luoghi di riproduzione e nidificazione.

La convivenza con tali specie nocive rende necessaria una loro conoscenza, in modo da intervenire con efficacia nella prevenzione e nel controllo dei guasti o dei fastidi provocati. In tale senso le attività di gestione delle infestazioni, a tutela delle persone e degli animali domestici presenti nelle aree antropizzate, sono diventate un importante aspetto dei servizi pubblici e privati a disposizione della società urbana. Lo specialista che si occupa di questi problemi è un esperto di Entomologia Urbana.

L’entomologo urbano , studia tra le altre cose, gli Artropodi che infestano l’ambiente urbano e attaccano l’uomo; in particolare all’interno di ospedali e cliniche in cui è possibile contrarre miasi
(parassitosi provocate da larve di ditteri)


Entomologia forense medico legale

In questa pur ampia classificazione che riguarda la Polizia di Stato rientra anche l’entomologo delle derrate alimentari (N.A.S.) o dei danni al patrimonio pubblico storico e artistico, come la  distruzione di libri o opere lignee causate spesso da infestazioni  d’insetti .

Ma ciò che al momento attira di più l’attenzione della maggioranza delle persone, o dei lettori è l’Entomologia legata ai crimini, suicidi , stupri, agli atti violenti in generale, attenzione dovuta sicuramente ai film o serie televisive dove, sempre più spesso il o la cooprotagonista, abilissima risolutrice di misteri, è il o la responsabile della “Polizia Scientifica” che viene sempre interpellato su argomenti tra i più disparati come per l’appunto la datazione di un determinato crimine attraverso lo studio entomologico.

Ricordo ai lettori di questa pagina, non volendo in alcun modo scoraggiare nessuno dal cimentarsi, che non è così facile come sembra, ci vogliono anni di studi e specializzazioni per poter scrivere un verbale da sostenere in tribunale, molta precisione nel lavoro svolto, oltre che un grande stomaco e sangue freddo.

 

Artropodi di interesse sanitario e igienistico

Ditteri CulicidaeDitteri Phlebotomidae (Flebotomi) Artropodi parassiti
- Acari ixodida
- Acari Sarcoptidae
• Sifonatteri (o Afanitteri)
- Pulicidae
- Tungidae
• Eterotteri
- Cimicidae
• Anopluri
- Pediculidae
• Blattaria