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Le api – Xylocopa Violacea

Foto di ape legnaiola o Xylocopa violacea osservata in Spain by Lizamast

Originaria dell’Asia, ma molto diffusa in Europa, nome scientifico “Xylocopa violacea” dal botanico svedese Carl Linnaeus,  L’ape legnaiola è un insetto anche conosciuto come ape carpentiere o erroneamente chiamata calabrone nero o anche bombo nero.

E’ un imenottero viola che condivide la stessa classificazione della tipica ape da miele, (entrambe sono della famiglia delle apidae) fino alla sottofamiglia che è invece della Xylocopinae, esistono più di 730 specie di Xylocopa e 48 sottogeneri.

Molto differente dalla tipica Apis mellifera per aspetto e comportamento, ma rimane comunque importante per l’ecosistema in quanto insetto pronube, ovvero impollinatore.

L’ape solitaria non un calabrone nero

Un’ape solitaria, non vive in una colonia, non produce miele ed è univoltina (1 sola generazione per anno), una caratteristica che non è presente in tutti i membri della specie.

Non è un insetto aggressivo, non potendo attirare uno sciame o difendere una colonia risulterà meno pericoloso dell’ape tipica anche se può usare ripetutamente il pungiglione e nel caso dovesse perderlo questo non porta alla sua morte.

Morfologia: come è fatta una ape legnaiola

Essenzialmente è un’ape grossa e nera, tra le api più grandi in effetti, con dimensioni fino a 22 mm, mentre quella mellifera si aggira sui 20, dal colore nero con ali cangianti e poco pelo, dotata di aculeo nel caso della femmina. piuttosto rumorosa.

Habitat e abitudini

Tutte le api legnaiole vivono nel legno, infatti il termine in greco (xulokópos) significa “lavoratore del legno”, simile ai Tarli ma meno invasive, le api carpentiere scavano nel legno abbandonato o non verniciato, oppure cercano dei fori o nidi presistenti, possono anche sfruttare l’interno delle canne di bambù o utilizzare vecchi rifugi.

L’ingresso del loro nido all’esterno appare come un piccolo buco delle dimensioni di un mignolo, è molto semplice, spesso lineare il cui design può variare a seconda della specie o del tipo di legno.

L’insediamento di questa ape solo raramente risulta invasivo, è molto difficile che cerchi riparo dentro o vicino una casa, data la sua alimentazione e come la sola vernice possa dissuaderla dallo scavare.

Durante il suo singolo ciclo di covata (univoltina) la femmina depone qualche uovo separato da porzioni di legno masticato, la madre si prende cura delle uova facendone da guardiano fino alla maturazione e nutrendo i nuovi maturi trasferendo il cibo bocca a bocca (trofallassi), non è il caso della violacea ma in alcune specie ci sono femmine che assistono nella cura delle uova.

La loro attività può durare dagli 8 ai 12 mesi a seconda della specie, preferiscono ambienti caldi, si ibernano durante l’inverno ma possono comunque venire fuori in cerca di cibo, tutte le api carpentiere si nutrono di nettare e  polline e lasciano delle feci gialle le cui traccie possono apparire all’esterno dei loro rifugi nel legno (vedi foto).

Non hanno una vita sociale come le api, la femmina dopo l’accoppiamento si occupa di costruire mentre il maschio di proteggere le uova nonostante non possa pungere, per cui la sua pericolosità sarà nulla per gli umani.

Ciclo vita e biologia della Xylocopa violacea

Nido di ape carpentiere, ma non la Violacea, foto di Elizabeth Sellers

In una ricerca svolta in Campania si è cercato di comprendere il comportamento di questa ape nera solitaria all’interno del loro rifugio nel legno.

  • La riproduzione avviene tra Febbraio e Aprile.
  • Tra Aprile e Giugno costruiscono il giaciglio.
  • La nuova generazione emerge tra Giugno e Agosto.

ogni nido viene costruito da una singola femmina in 4 fasi.

1. Il polline viene accumulato per 2. la preparazione della pasta.

E’ stato osservato come due delle piante utilizzate dall’ape per la raccolta erano quella del fagiolo comune e una varietà di Caesalpinia, indicando la sua potenzialità nel fare da impollinatore anche per queste 2 piante, tuttavia nel caso osservato erano carenti di polline quindi è stato raccolto solo nettare.

3. oviposizione, l’uovo è lungo 9-12 mm. 4. la costruzione del diaframma.

Mentre in un alveare gestito da apicoltori il diaframma è una costruzione artificiale di compensato per dividere l’alveare in compartimenti, isolarlo a seconda del caso e delle necessità, il diaframma nel nido della xylocopa violacea serve a separare le cellette con le uova.

La femmina lo costruisce con trucioli, saliva e forse nettare, per ostruire la cella pedotrofica ovvero il luogo dove la larva dell’ape nasce e si nutre. Ogni celletta ospiterà un singolo uovo.

Dimensioni e tempi di costruzione del nido variano molto.

Ci possono volere dagli 8 ai 35 giorni per costruire una tana, dipende da:

  • la lunghezza della tana
  • il numero di celle
  • l’ambiente scelto
  • la disponibilità di cibo tra le piante circostanti
  • le temperature
  • la dimensione dell’ape.

Il numero di cellette può variare dai 3 ai 14, sembra sia maggiore nelle specie univoltine, in quasi ogni caso osservato l’ultima costruita era più lunga della prima (in media 15,96 mm e 19,32 mm). La loro dimensione media era 17,62 mm. Il numero medio era 7,43 .

Predatori di api carpentiere: vespe, calabroni e tagliaforbici

Le femmine di Xylocopa nonostante l’asocialità proteggono le proprie uova, da altre femmine in cerca di rifugio che potrebbero ucciderne le uova, altri maschi in cerca di una compagna ed altri animali come la Forficula auricularia, ovvero il tagliaforbici che si nutre delle sue uova. I tipici predatori delle api possono essere considerati nemici anche di quelle carpentiere, quindi vespe e calabroni, ma anche uccelli come il picchio e la mantide religiosa.

Questa ape legnaiola raramente punge, invece userà sempre il suo ronzio come prima difesa e solo quando questo fallisse userà il suo pungiglione, solo la femmina ne è dotata, a differenza delle tipiche api da miele questo insetto non perde la sua arma o la vita nel difendersi, quindi può colpire più volte.

Distribuzione e habitat

Nonostante la provenienza dall’Asia e nei tropici ci siano il più alto numero di specie differenti di Xylocopa, al momento è in Europa dove la violacea ha visto la maggiore diffusione, in particolare le porzioni del sud ed ovest Europa.

In Italia sono state osservate in ogni regione, sono presenti sia vicino al mare, sulle coste e sulle isole che in prossimità delle montagne al nord, sembrano essere più concentrate sul litorale ovest rispetto all’est ma i dati sulla loro diffusione potrebbero non essere abbastanza.

Impollinatori

Nido di una ape carpentiera visto dall’esterno

Queste api sono impollinatori di moltissime specie di piante, come Salvia e frutto della passione, ma possono anche essere “guidate” per impollinare le coltivazioni da serra, come quelle di pomodoro o meloni. Ci sono varianti di questa famiglia che sono anche usate per il cotone in paesi come il Pakistan, l’India e l’Egitto.

per alcune piante possono persino risultare più efficaci della Apis mellifera.

Ladri di nettare

 

Gli insetti impollinatori sono importanti per la reciproca utilità che hanno con le piante. L’insetto in cerca di nettare entra nell’apertura del fiore e del polline gli rimane attaccato, così che possa diffonderlo.

Alcune api con la lingua corta e le api carpentiere, talvolta cercano una scorciatoia, perciò bucano il tessuto del fiore, danneggiandolo, prendendone il nettare senza portarne il polline.

 

Il rapporto con l’uomo: l’ ape legnaiola è pericolosa?

L’ape legnaiola è pericolosa quanto potrebbe essere una singola ape senza sciame e regina se poi si ha a che fare con un maschio il pericolo diviene inesistente poiché non hanno neanche l’arma per pungere, come visto è una impollinatrice, la cui casa non è vistosa come un alveare, non cercano riparo dentro casa se non in casi rarissimi e per scongiurarle basta verniciare il legno o tapparne i buchi, non si nutrono di legno, si limitano a scavarlo se questo si rende necessario. Perciò non sono da considerare come una specie infestante e la loro attività non dovrebbe essere ostacolata.

Come allontanare l’ape legnaiola

Non è infestante ed è anche asociale e solitaria ed attacca solo se si sente minacciata, può iniettare veleno non più tossico di quello dell’ape, seppur la sua puntura non sia particolarmente dolorosa e l’uso del pungiglione avviene per proteggere sé stessa o la prole inoltre può pungere più volte in quanto non determina la morte dell’insetto, quindi se sembrasse un problema basta un trattamento protettivo con vernice o tappare ogni eventuale buco nel legno tenero presente all’esterno della casa, se gli è possibile utilizza gli stessi posti invece che cercare altre tane.