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Insetti parassiti del bestiame rurale

Gli studiosi di entomologia veterinaria e medica si occupano del ciclo biologico degli insetti , vettori di malattie, anche molto gravi, per gli animali domestici o per l’uomo stesso.

In questo articolo ci occuperemo di alcune specie di insetti artropodi; parassiti interni ed esterni degli animali d’allevamento a noi più comuni i cosiddetti parassiti del bestiame rurale .

Parassiti facoltativi e obbligati

L’associazione tra un ectoparassita artropode e un ospite vertebrato può assumere molte forme. Parassiti facoltativi sono quelli che, per completare il loro ciclo evolutivo, non necessariamente vivono o si alimentano sull’ospite, ma spesso lo fanno solo quando un ospite adeguato è a disposizione.

I parassiti facoltativi possono avere un contatto solo intermittente con i loro ospiti, non hanno bisogno di un ospite specifico, e di solito hanno una vita più indipendente durante la maggior parte del loro ciclo evolutivo .

I Parassiti obbligati invece sono totalmente dipendenti dall’ospite per completare il loro ciclo evolutivo, vivono in una associazione continua con il loro ospite e, in molti casi sono  ospiti-specifici particolari.

Classificazione

Esistono due classi principali di Artropodi di importanza veterinaria : Vedi anche Morfologia degli insetti

  • Gli Insetti ; hanno tre paia di gambe, una testa , torace e addome sono distinti, e possiedono un unico paio di antenne.
  • Gli Aracnidei ; gli adulti hanno quattro paia di gambe, e il corpo è diviso in: apparato buccale e  cefalotorace e addome che sono fusi insieme, non possiedono antenne.

C’è poi una terza sottoclasse di Artropodi i Pentastomida , che hanno però meno importanza veterinaria. Gli adulti si incontrano nelle vie respiratorie dei vertebrati e, morfologicamente assomigliano di più a vermi che ad artropodi.

GLI INSETTI

I PIDOCCHI SUCCHIATORI

Arthropoda –Insecta– Phthiraptera -Anoplura

Gli Anoplura o Siphunculata sono un piccolo ordine di insetti, i cosiddetti veri “pidocchi“, tutti parassiti epizoi ematofagi persistenti e obbligati di Mammiferi. Presentano notevole specificità riguardo ai loro ospiti, che abbandonano comunemente dopo la morte. Gli Anopluri succhiano sangue prelevandolo dai vasi, in cui iniettano saliva che contiene un enzima anticoagulante; attraverso gli escrementi spesso espellono microrganismi patogeni. Possono trasmettere agenti eziologici di parecchi morbi e riuscire nocivi e pericolosi. Il pidocchio femmina produce uova che sono saldamente cementate sui fusti dei capelli o dei peli.

I pidocchi appartengono al gruppo di Insetti parassiti del bestiame, sono molto piccoli, privi di ali, con apparato succhiatore. Zampe provviste di unghie robuste che si aggrappano ai peli, le larve sono simili agli adulti. Si nutrono perforando la pelle dell’ospite e succhiandone il sangue.

Il Pidocchio dei bovini (Haematopinus eurysternus e Lignonatus vituli) :  Si localizza preferibilmente dove i peli sono più fitti e dove l’animale non arriva a leccarsi.

Il Pidocchio degli equini (Haematopinus asini): si trova preferibilmente alla base della coda e nella regione della criniera. I pidocchi femmine attaccano le loro lendini ai peli del cavallo tramite una chiara secrezione adesiva.

Il Pidocchio delle pecore (Melophagus ovinus): Negli agnelli, può causare anemia e ridurre l’aumento di peso. Rovina la qualità della lana,  assomiglia ad un pidocchio ma in realtà è un Dittero (mosca ma senza ali).  Si trovano più comunemente sul collo, sulle spalle e sul ventre dell’animale ospite.

Il Pidocchio dei suini  (Haematopinus suis): è uno dei membri più grandi del sottordine del pidocchio Anoplura, I maiali particolarmente afflitti possono diventare quasi completamente calvi e, nei giovani maiali, possono arrestare la crescita, motivo di preoccupazione per gli allevatori.

Pidocchio blu dei bovini (Solenopotes capillatus) questo tipo di pidocchio si trova in tutto il mondo, ma generalmente è limitato alle aree con bestiame domestico. . I Solenopotes capillatus si raccolgono principalmente sul viso e possono essere così abbondanti che l’ospite sembra avere gli occhiali. Come la maggior parte dei pidocchi dei bovini, può causare irritazione, irrequietezza e alcuni studi suggeriscono che i pidocchi possono essere collegati a una diminuzione della produzione di latte

Danni

I danni che provocano questi insetti parassiti del bestiame,sono dovuti al forte prurito che essi causano, ed alla necessità quindi, da parte dell’animale attaccato di grattarsi, procurandosi a volte gravi abrasioni. Inoltre sono vettori di varie malattie.

I PIDOCCHI MORDITORI

Arthropoda –Insecta– Phthiraptera -Amblycera

I pidocchi morditori si nutrono di detriti cutanei e preferiscono la regione del dorso e del fianco. I pidocchi succhiatori preferiscono la testa, il collo, il garrese, le ascelle e il ventre. Tuttavia, quando le popolazioni di pidocchi sono estese, i parassiti possono essere trovati su tutto il corpo. I pidocchi, come molti parassiti, hanno probabilmente un effetto più negativo sugli animali soggetti a cattiva alimentazione, malattie sistemiche, sovraffollamento e altri stress.

Il Pidocchio del corpo del pollo (Menacanthus stramineus) e

Il Pidocchio della testa del pollo ( Cuclotogaster heterographus)

Almeno nove specie di pidocchi morditori infestano comunemente il pollame, Il pidocchio del corpo del pollo è il più comune e distruttivo parassita dei polli domestici. Ha una distribuzione mondiale e spesso raggiunge proporzioni infestanti. Questi pidocchi sono più abbondanti nelle regioni del ventre, del petto e della coscia scarsamente piumate. Il pidocchio del corpo di pollo ( Menacanthus stramineus ) si trova anche vicino alla bocca di  pavoni, faraone, quaglie, fagiani, anatre e oche.

I Pidocchi del pollame si trasferiscono tipicamente a nuovi uccelli per contatto diretto con l’ospite. Tuttavia, poiché la maggior parte delle specie può sopravvivere per diverse ore o giorni fuori dall’ospite, possono anche infestare nuovi ospiti durante il trasporto in gabbie o veicoli non adeguatamente disinfettati.

LE PULCI 

IZ.093767: Pulex irritans; High resolution image available upon request.

Arthropoda – Insecta– Siphonaptera-Pulicidae

Tra i parassiti del bestiame del Pylum Artropodi , troviamo le Pulci (pulex irritans) questa è più esattamente definita come: Pulce dell’uomo.  Si nutrono succhiando il sangue attraverso il loro apparato buccale pungente-succhiatore. Le larve, che non sono parassite si nutrono dei detriti che si accumulano nelle fessure dei pavimenti.  Altre pulci più tipicamente parassite del bestiame sono:

La Pulce del cane (Ctenocephalides canis):  Questa pulce si stabilisce definitivamente nelle cucce di questi animali. Ossia punge l’ospite, succhia e se ne va.

La Pulce del gatto (Ctenocephalis felis): la più aggressiva, la più riproduttiva e la più resistente alle disinfestazioni.  Sembra  tra le altre cose che stia soppiantando, avendo un habitat simile, sia la pulce del cane che quella dell’uomo. La pulce del gatto rimane sull’ospite al contrario delle altre e attaccando l’uomo può rimanere ospite fissa anche su di noi.

La Pulce del Coniglio (Spilopsyllus cuniculi e Cediopsylla simplex) che si riunisce intorno alle orecchie dell’animale causando molte irritazioni. Portatrice del virus della mixomatosi, attacca anche lepri ed altri animali selvatici e può pungere anche i cacciatori.

La Pulce della Gallina (Ceratophyllus gallinae) La disinfestazione della pulce degli uccelli in generale, è un operazione che il disinfestatore deve svolgere molto accuratamente, perché si  può diffondere con estrema rapidità e causare gravi danni economici. La Pulce della gallina per mordere e succhiare agisce quasi più come una zecca che come una pulce; infila la sua testa completamente nel corpo dell’animale e il suo pasto può durare ininterrottamente fino a 19 giorni. I pulcini, quando attaccati, di solito muoiono per l’indebolimento.

I PAPPATACI, LE MOSCHE, I TAFANI, LE ZANZARE

Arthropoda-InsectaPterygota-Diptera-Nematocera

L’apparato boccale è di tipo succhiante non perforante nei maschi e pungente-succhiante nelle femmine.

Culicoide imicola o pappataceo

Il Culicoides imicola è tuttora conosciuto come una minaccia verso gli animali da allevamento, perché vettore di due pericolosi e differenti virus; succhiando il sangue di bovini, caprini, ovini, equini, suini, volatili di cortile, ecc., è in grado di trasferire i suoi patogeni, facendo ammalare gravemente gli animali stessi.

Trasmette principalmente due tipi di virus:

  • Il Virus della lingua blu (BTV), che attacca quasi tutti i ruminanti, i quali manifestano una colorazione molto scura della lingua;
  • Il Virus della Peste Equina (AHS), su cavalli, asini, muli ecc.

Questi insetti sono in grado di proliferare nei luoghi umidi, come sui suoli paludosi e le cavità umide nei fusti degli alberi. La femmina di questa specie, ematofaga, è il vettore di virus patogeni attraverso la saliva degli animali infettati e di conseguenza anche attraverso gli abbeveratoi dove questi ditteri depositano le loro uova.

Phlebotomus papatasi

Simile a una zanzara di piccole dimensioni, difficilmente supera 2-3 millimetri di lunghezza, il pappatacio ha il corpo ricoperto di peli. Il volo di questo insetto consiste di brevi ‘salti’, di portata  ridotta. Nel cane, invece, può trasmettere il virus della ‘leishmaniosi canina’: malattia parassitaria, molto grave, causata da protozoi del genere Leishmania.

 

LE MOSCHE

Le mosche alterano il normale comportamento dei bovini che per sfuggire agli insetti trascurano il pascolo, le visite alla mangiatoia, non si coricano per riposare e diminuiscono il tempo di ruminazione.

Le mosche sono caratterizzate dall’avere un paio di ali. Hanno una metamorfosi completa con uova, larve, pupe e fasi adulte nella loro vita. Circa 20 famiglie di mosche sono di importanza veterinaria. Una delle caratteristiche più impegnative delle mosche è il loro comportamento, il fatto che rimangono  a contatto con il bestiame solo per brevi periodi di tempo, e quindi la disinfestazione risulta complicata. A volte un controllo adeguato può essere difficile perché le misure devono essere applicate esattamente al momento giusto.

Mosche nere (Simuliidae)

Diptera- Nematocera-Simulidae

Le mosche nere, sono mosche piccole, scure e robuste con un aspetto gobbo. Le femmine adulte si nutrono di sangue,  principalmente durante le ore diurne e non hanno un ospite-specifico. Volano intorno agli occhi, alle orecchie e alle narici degli animali, perforando la pelle con un morso irritante. Da adulti hanno la tendenza a formare nuvole o sciami, specialmente durante l’alba e il tramonto.

Mosche della testa (Hydrotaea irritans)

Diptera -Brachycera – Muscidae

Si trova principalmente nei pascoli in prossimità dei boschi . Attacca la mammella delle bovine in asciutta e delle manze nei pascoli estivi. Questa mosca infesta l’orifizio del capezzolo, il quale viene esposto a microtraumi a causa dei calci e dei bruschi movimenti che le bovine effettuano per liberarsi dagli insetti.

Dalla mammella malata infine  può colare un liquido purulento giallo verde, maleodorante e con flocculi simili a grani di riso. I vitelli nati da queste mucche hanno un alta mortalità .

Mosche del corno  (Haematobia irritans)

Diptera -Brachycera – Muscidae

Questa mosca funge da vettore di numerosi microrganismi responsabili di mastite, aggredisce il dorso, i fianchi e la mammella dei bovini, specialmente i quarti anteriori

Provoca dolore, fastidio e interferenze con l’alimentazione, il riposo e altre normali attività. La mosca perfora la pelle per nutrire il sangue ed è un morso persistente. I bovini perdono peso e riducono la loro produzione di latte.  I moscerini possono causare ferite aperte sulla testa e sulla linea inferiore, che possono predisporre gli animali a infezioni secondarie.

Mosca delle stalle (Stomoxys calcitrans)

Diptera -Brachycera – Muscidae

Simile alla mosca domestica (Musca domestica), è molto aggressiva e vorace, e di poco più grande. E’ capace di rimanere attaccata agli animali anche per alcuni minuti soprattutto se è posizionata in un punto particolarmente carnoso, come petto o fasce muscolari. Punge generalmente gli animali domestici.

 

I TAFANI

Diptera-Brachycera-Tabanidae   

La famiglia Tabanidae è composta principalmente da due gruppi abbastanza grandi di mosche mordaci conosciute come mosche equine e mosche cervi. Dotati di un apparato buccale molto tagliente, sono ematofagi e il loro morso è molto doloroso.  Questi insetti sembrano particolarmente attratti da capi con mantello scuro.

I Tafani appartengono all’ordine dei ditteri come le Mosche,    L’apparato buccale delle femmine è pungente succhiatore, infatti sono le femmine dei tafani che si portano su bovini, equini e, talvolta anche sull’uomo.

Fra le specie di tafani più comuni ricordiamo il Tabanus bromius e l’Haematoma pluvialis. Tutte le specie del genere Tabanus presentano ali trasparenti.

 

Tafano marrone dagli occhi bendati (Tabanus bromius)

Questi tafani sono tra i più piccoli e il loro habitat è lo spazio aperto, come colline o aree scarsamente boscose. L’attività di questi tafani si svolge in pieno giorno, preferiscono le  giornate calde e afose e senza  vento. Sono particolarmente aggressivi durante l’estate e le punture provocano lividi dolorosi.

Mosca cavallina (Haematoma pluvialis)

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chiamata volgarmente Mosca cavallina ( horse fly) o Tafanella è in realtà un Tabanide.  La presenza di questi ditteri è strettamente legata alle aree con abbondante vegetazione, presenza di acqua e di mandrie di mammiferi. Dopo il pasto di sangue, le femmine producono alcune centinaia di uova, che vengono appiccicate sulle foglie o sulle rocce vicino all’acqua. Il loro morso è molto doloroso, le reazioni cutanee che ne conseguono hanno intensità variabile, a seconda della sensibilità individuale alle sostanze contenute nella saliva dell’insetto. Le loro ali trasparenti sono meravigliosamente disegnate, a compensare la loro odiosa ferocia e aggressività.

Hypoderma bovis

 Diptera-Brachycera- Oestridae

Assomiglia  un poco ad  un’ape,  emette anche  un caratteristico ronzio che le mandrie riconoscono (con conseguenti reazioni di fuga). La femmina  depone le uova sul mantello dei bovini al pascolo nei mesi estivi (maggio-agosto) le larve penetrano poi in maniera attiva attraverso la cute e migrano nell’ipoderma del dorso  Le larve localizzate in vicinanza del midollo spinale provocano forme di paraplegia se muoiono prima di completare il loro ciclo vitale, diventano altamente tossiche. Inoltre essendo questo Diptero diffuso nei pascoli alpini, lo sciame, provocando reazioni di fuga da parte delle mandrie, rischia di farle cadere in anfratti e torrenti con conseguenti fratture agli arti.

Danni

Oltre al fastidio provocato dalla dolorosa puntura, possono diffondere malattie contagiose come il carbonchio

GLI ARACNIDEI

ACARI

Arthropoda – Arachnida – Acari- Psoroptidae

Famiglia di acari parassiti. Gli acari psoroptici sono i responsabili della rogna psoroptica in vari animali, questo genera gravi perdite economiche tra gli allevatori di bovini, pecore e capre. Si conosce anche come :”rogna della pecora e della mucca” . Questa malattia è molto contagiosa e si trasmette attraverso i pali della recinzione usati dai bovini per grattarsi . Questi acari hanno apparati buccali che non bucano la pelle, ma comunque sono adattati per una alimentazione di superfice, dove gli acari consumano lo strato corneo.

Acaro della Rogna (Psoroptes equi, ovis): La Rogna o Acariosi o Scabbia è una malattia infettiva diffusa fra quasi tutti gli animali domestici. E’ determinata dagli acari parassiti del bestiame, del genere Sarcopes, Psoroptes e Symbiotes che causano rispettivamente la rogna sarcoptica, psoroptica e simbiotica.

Il cavallo può essere attaccato da tutte e tre le rogne e si localizza sulla testa e sul collo.

La pecora, può prendersi la rogna sarcoptica (la più grave) che si manifesta soprattutto sulle parti del corpo povere di lana; sul muso, intorno alle narici e alla base delle orecchie, mentre quando viene attaccata dalla psoroptica, questa si stabilisce dove c’è più lana.

Nei bovini viene invece attaccato tutto il corpo.

DANNI

Forte prurito, irritazione e diminuzione rilevante di latte e carne.

Acari del Pollame (Dermanyssus gallinae e l’Ornithonyssus sylviarum)

detto anche acaro rosso del pollo: sono tra i parassiti dei polli più comuni e di difficile disinfestazione. Durante il giorno si nascondono nelle fessure dei pollai mentre la notte si portano sull’ospite succhiandone il sangue. Per questo è molto importante che al momento della disinfestazione si operi in tutta la struttura del pollaio.

DANNI

Forti irritazioni, anemia acuta, morte dei pulcini e forte riduzione della produzione di uova.

 

ZECCHE

Arthropoda-Aracnida-Ixodida

Le Zecche  vivono generalmente tra la vegetazione, nell’erba e nei boschi. Perciò un infestazione di zecche è più facile da individuare tra gli animali rurali che pascolano all’aperto piuttosto che nei grandi allevamenti meccanizzati. Gli adulti e le larve alla prima occasione si portano sugli animali che passano loro vicino, per nutrirsi del loro sangue infilando tutta la testa e la prima coppia di zampe all’interno della pelle dell’animale. Dopo la nutrizione il loro addome si gonfia dilatandosi in maniera notevole, fino a quando, ormai sazie si staccano. Le zecche possono resistere fino a quattro anni senza mangiare. Una volta entrate nell’ospite il pasto di sangue è continuo e graduale,
dura da 3 a 12 giorni nell’adulto, a volte settimane,
più breve per larve e ninfe, mentre la puntura degli ixodidi non è dolorosa, quella degli argasidi o zecche molli si

Le più comuni e famose sono:

La Zecca dei bovini (Boophilus annulatus)

La zecca del bestiame meridionale, Boophilus microplus, è ampiamente distribuita e si trova nelle parti tropicali del continente americano, Asia e Australia .. Oltre al suo ruolo di principale vettore di babesiosi bovina e anaplasmosi, può causare anemia, perdita di peso e morte .

La Zecca del cane (Rhipicephalus sanguineus)

La zecca del cane è un piccolo parassita diffuso un po’ ovunque sia nelle zone urbane che in quelle di campagna, possono trovarsi quindi non soltanto nell’erba alta ma in qualsiasi anfratto della casa dopo il pasto a base di sangue può aumentare di quattro volte le sue dimensioni, gli esemplari rimasti all’aperto si ibernano per far fronte alle basse temperature, mentre quelli insediatisi negli ambienti riscaldati (case e appartamenti) restano in piena attività.  Le larve e le ninfe, infatti, si insediano generalmente sul dorso mentre le zecche adulte prediligono le zone in cui una cute particolarmente sottile consente loro di cibarsi più agevolmente.

La Zecca del piccione (Argas reflexus)

E’ una cosiddetta “zecca molle” pericolosa anche per l’uomo. Il suo pasto di sangue si svolge al contrario delle “zecche dure” (Ixodidi) in più volte per periodi di breve durata (30-40 minuti),esclusivamente notturni.  Si trova soprattutto nel guano dei piccioni invasori dei nostri sottotetti e  richiede la disinfestazione di interi ambienti, canne fumarie ecc.

DANNI

Oltre a succhiare il sangue, possono trasmettere gravi malattie infettive come La piroplasmosi, o babesiosi, è causata da un protozoo che, iniettato dalla zecca tramite la saliva, si localizza nei globuli rossi .