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L’amico degli antiquari (Sclerodermus domesticus)

Sclerodermus Domesticus foto di Luis Gordinho

Nel mondo ci sono circa 80 specie di sclerodermus, la brevicornis è stata già riportata in Italia come causa di punture, ma è la domesticus quella più diffusa e significativa.

Può apparire come una formica, grazie alla mancanza di ali nella femmina e le dimensioni.

E’ una vespa parassita del tarlo del legno, da qui il nome “amico degli antiquari”, ma nonostante l’attributo positivo sono anch’essi un infestante molesto, la presenza di umani li fa sentire minacciati per questo possono pungere proprio come una tipica vespa.

Tassonomia

Il genere fu scoperto dall’entomologo Pierre André Latreille, mentre la specie da Johann Christoph Friedrich Klug, appartiene all’ordine degli imenotteri come api,vespe,calabroni e formiche. Della famiglia Bethylidae, genere sclerodermus, specie domesticus.

Descrizione

Sono piccole vespe piatte e allungate, con aspetto e dimensioni comparabili ad una formica, tra i 2 ai 4 mm in lunghezza.

Hanno un corpo nero ed una testa marrone color bruno, le specie americane tendono ad avere un colore crema.

Il loro addome è decisamente più largo per cui la separazione con il torace è piuttosto netta, come tipico delle imenottere possiede un pungiglione alla fine, il maschio ne è sprovvisto.

La femmina, che compone la maggior parte dei membri è l’unica che può pungere ed apparentemente priva di ali quindi “attera”.

Tuttavia secondo l’entomologo francese Pierre P. Grassé, il quale ha seguito degli allevamenti di questo insetto, talvolta sono uscite delle femmine alate e dei maschi privi di ali, pensano inoltre che sia possibile che si verifichi una partenogenesi in questo insetto, ovvero una riproduzione senza che l’uovo sia stato fecondato, Pierre scrive inoltre che secondo altri auotir si verificherebbe una partenogenesi di tipo Thelytoky, (dal greco femmina e nascita), per cui le femmine nascono da uova non fertilizzate, un fenomeno che accade già negli afidi, ma che è estremamente raro e non ancora confermato per questo insetto.

Habitat e Distribuzione

Delle 80 specie di sclerodermus nel mondo, 3 sono presenti nell’America del Nord, ma non la domesticus, che sembra essere presente solo in Europa, è confermata in Italia,Francia,Germania e Inghilterra, già negli anni “50” era considerata la specie più diffusa in Europa del suo genere.

Essendo un parassita degli insetti xilofagi vive nelle case dove è presente il tipo di legna appetibile a loro o nei negozi di antiquariato o restauro.

Comportamento

Ci sono ancora molte lacune nello studio di questo genere di insetti, il comportamento a cui è data più importanza è come si nutra di coleotteri xilofagi (ovvero che mangiano legna), con una azione parassitaria contro le sue larve.

Risulta ostile contro l’uomo, ma nonostante questo, in Cina alcune specie vengono impiegate contro i coleotteri cerambicidi poiché infestano le foreste dove viene raccolta la legna.

Lo sclerodermus in generale attacca varie famiglie di coleotteri, i cerambici, I buprestidae, gli anobidi, e scolitidi.

Test in laboratorio  hanno evidenziato che hanno la possibilità di attaccare larve che non fossero di coleottero.

Vedi “Ciclo vitale” per maggiori informazioni sul comportamento delle femmine.

Come uccidono il tarlo del legno

La femmina attacca il tarlo quando è in forma di larva e perciò quando si trova dentro il legno, usa il suo pungiglione per incoluare un veleno nei centri motori che le paralizza, successivamente si nutrono della emolinfa dell’insetto e rilasciano le proprie uova.

Un fatto che la distingue da un’altra vespa parassita, la Spathius exarator, che invece depone un singolo uovo.

Ciclo vitale 

La femmina punge le larve di coleotteri paralizzandola per iniettando le sue uova, gli ectoparassiti maschio si sviluppano dentro l’ospite e se ne nutrono mentre questo è ancora vivo, dopodiché costruiscono la crisalide.

Si accoppiano con le femmine appena emerse, a volte possono anche farlo anche con la propria madre la quale rimane con la covata per aiutarle.

Il resto di queste informazioni sul suo ciclo biologico riguardano le scleroderma in generale e potrebbero non applicarsi a questa o altre specie.

Non è una vespa solitaria, almeno per quanto riguarda le femmine che sono state osservate cooperare nell’attaccare le larve insieme ad altri suoi simili, si prendono cura della propria covata e quella di altre femmine.

Una singola femmina può depositare tra le 5 e le 120 uova per larva. Normalmente le variabili indicate sono temperatura ed umidità, per questo genere sono il numero di uova dipende dalle dimensioni dell’ospite e il numero di vespe che attaccano lo stesso ospite.

(una ricerca compiuta su esemplari di domesticus in Italia indicava dalle 30 alle 60 uova)

Il maschio vive nell’ordine di pochi giorni o una settimana, mentre la femmina è molto più longeva, potendo vivere fino a 7 mesi.

Periodo

Emergono tra primavera e l’estate, periodo in cui cominciano a pungere le persone causando loro delle dermatiti, sembrano però essere meno pericolose della specie abdominalis, che in Algeria è stata osservata causare negli insediamenti delle piccole epidemie di febbre.

Il rapporto con l’uomo

Nonostante il nome, un caso studiato dalla società italiana di dermatologia e sifilografia ha paragonato il problema ad una malattia professionale, in quanto aveva colpito antiquari e restauratori.

Sono ostili all’uomo ma non infestano un luogo senza che ci siano dei tarli o altri insetti xilofagi, le conseguenze delle loro punture sono state osservate in vari studi.

Gli effetti osservati sono paragonabili ad una dermatite o urticaria, che si risolve nell’arco di 5-15 giorni, infiammazioni della pelle con conseguente arrossamento della pelle, prurito e dolore, una singola vespa è capace di pungere più volte, essendo la femmina senza ali, il luogo dove pungono dipenderà da quello dell’infestazione, per esempio nel caso di una sedia potrebbero pungere nelle zone basse come gambe e braccia, mentre se si trovasse su delle travi è più probabile essere punti su testa, collo o spalle.

Nei casi osservati in Italia ed in Jugoslavia, non sono state riscontrati rigonfiamento dei linfonodi o piodermiti (dermatiti con pus), non sembrano essere portatori di batteri che trasferiscono all’uomo, o almeno nessuno degno di nota.

Nei casi studiati un trattamento di corticosteroidi e antistaminici è stato sufficiente a risolvere ogni problema.

Disinfestazioni

Quello che attrae questi insetti dentro le case è la presenza di coleotteri da infestare, come i  tarli, perciò bisogna richiedere quel tipo di intervento, una volta disinfestati spariranno anche le sclerodermus, questo può essere facile quando sono circoscritte ad un singolo mobile che possa essere rimosso fisicamente rispetto a quando sono dentro una trave.

Non sembrano essere state testate come contromisura biologica, ma data la nota ostilità contro le persone questo sembra sconsigliabile e sarebbe invece più indicato usare la vespa Spathius exarator, in quanto viene già venduta in America e sia stata testata con successo nell’eliminare i tarli e altri infestanti del legno.